Quanti sonetti ha il Cansonero del conte di Popoli? A proposito dell’hapax metrico «Amor, che nei beli ochi de custei»
DOI:
https://doi.org/10.14198/rcim.2022.11.05Palabras clave:
Cansonero, conte di Popoli, lirica di koinè, Napoli aragonese, hapax metricoResumen
Il cosiddetto Cansonero del conte di Popoli, custodito presso la Bibliothèque Nationale de France (ms. Ital. 1035), rappresenta la principale testimonianza della denominata «lirica di koinè», un filone poetico tradizionalmente definito prendendo come base i temi e i modi popolareggianti di una parte significativa dei suoi frutti poetici e che emerse nella Napoli aragonese attorno al decennio del 1460. Nonostante l’importanza che riveste questa silloge e sebbene il Cansonero conti su diverse edizioni (complete e parziali), certe domande fondamentali sulla raccolta rimangono senza risposta. Tra le principali lacune da colmare, spiccano quelle che riguardano le frontiere tra i diversi componimenti raccolti nel manoscritto e la permeabilità di esso a temi e strofe provenienti dalla lirica colta di stampo petrarchista, che dal secondo terzo del XV secolo irruppe nel panorama poetico partenopeo. In vista di questi due aspetti, in questo studio proponiamo l’analisi di quello che le edizioni del Cansonero hanno finora presentato come l’unico hapax metrico della silloge: un caso particolare di sonetto raddoppiato dall’incipit «Amor, che nei beli ochi di custei» (f. 40r). Questo componimento verrà analizzato dal punto di vista strofico, tematico ed ecdotico per cercar di spiegare la sua vera natura.Citas
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